Giuditta e Oloferne

Giuditta e Oloferne

La storia

Realizzata da Donatello tra il 1453 e il 1457 alla fine della sua carriera, raffigura l’episodio biblico della giovane Giuditta che decapita il condottiero nemico, Oloferne, per salvare la sua città. Come David, è anch’essa simbolo della virtù che vince la forza bruta.

L’originale fu spostato all’interno di Palazzo Vecchio dopo il restauro del 1988, e sostituito con una copia sull’Arengario.

Il gruppo scultoreo in bronzo si erge al di sopra di un basamento a foggia di colonna in marmo e granito.

Il restauro

I gruppi scultorei sono collocati all’aperto e in un ambiente circoscritto, e sono dunque esposti agli stessi agenti di degrado, che provocano fenomeni analoghi sui materiali della stessa tipologia, quali bronzo e marmo.
I lavori di restauro sui monumenti di Piazza della Signoria verranno condotti a seguito di approfonditi studi ed indagini diagnostiche, che avranno come oggetto lo stato del degrado e le tecniche di realizzazione.
Sulla base dei risultati ottenuti, saranno svolti per ogni opera accurati test preliminari, che consentiranno di mettere a punto le metodologie di intervento finalizzate a contrastare e a rallentare il degrado.
Gli interventi saranno inoltre eseguiti tenendo conto dei lavori di restauro precedenti, con la massima attenzione e nel rispetto delle opere.

La copia di Giuditta e Oloferne, essendo di recente realizzazione (1988), si presume presenti minori criticità dal punto di vista conservativo rispetto alle altre sculture oggetto del nostro restauro. Tuttavia l’opera non è mai stata restaurata e, trovandosi esposta a fattori di degrado ambientale da oltre 30 anni, necessita comunque di un intervento per la sua migliore conservazione nel tempo.
La scultura in bronzo verrà rimossa e trasportata in laboratorio per il restauro, rendendo così più agevole eseguire le operazioni sul basamento lapideo.
Nello specifico si prevede di effettuare un trattamento biocida su tutte le superfici per contrastare l’attacco di biodeteriogeni, quindi procedere con le operazioni di pulitura, come l’estrazione di sali metallici dovuti ai prodotti di corrosione del bronzo, e la rimozione di depositi incoerenti, coerenti e di croste nere. Successivamente saranno eseguite, dove necessario, le stuccature di microfratture, ed infine verrà valutata l’applicazione di un prodotto per la protezione della superficie.

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