Ercole e Caco

Ercole e Caco

La storia

L’incarico dell’esecuzione dell’opera era stato affidato in un primo momento a Michelangelo, ma a causa dei suoi impegni a Roma alla corte dei papi, la commissione passò nel 1530 a Baccio Bandinelli, che la terminò nel 1534.
Il tema allegorico è quello della forza e dell’ingegno di Ercole che sconfiggono la malvagità di Caco, episodio narrato da Virgilio e altri poeti nella saga delle Dodici fatiche di Ercole. Per questo motivo, il tema si accosta perfettamente al significato delle statue di David e Giuditta e Oloferne, ed esalta la libertà dell’Uomo dagli oppressori.

L’ultimo restauro della scultura risale al 2008-2009.

Il restauro

I gruppi scultorei sono collocati all’aperto e in un ambiente circoscritto, e sono dunque esposti agli stessi agenti di degrado, che provocano fenomeni analoghi sui materiali della stessa tipologia, quali bronzo e marmo.
I lavori di restauro sui monumenti di Piazza della Signoria verranno condotti a seguito di approfonditi studi ed indagini diagnostiche, che avranno come oggetto lo stato del degrado e le tecniche di realizzazione.
Sulla base dei risultati ottenuti, saranno svolti per ogni opera accurati test preliminari, che consentiranno di mettere a punto le metodologie di intervento finalizzate a contrastare e a rallentare il degrado.
Gli interventi saranno inoltre eseguiti tenendo conto dei lavori di restauro precedenti, con la massima attenzione e nel rispetto delle opere.

Nel caso specifico di Ercole e Caco si nota un esteso attacco biologico su tutta la superficie marmorea pertanto si prevede di procedere al trattamento con idoneo prodotto biocida applicato a pennello e/o a impacco.
A seguire saranno effettuate le operazioni di pulitura dei depositi incoerenti, coerenti e di croste nere con l’impiego di supportanti e soluzioni di sali inorganici; saranno inoltre rimossi eventuali residui di sostanze sovrammesse (oli, cere, vernici, ecc.) con solventi.
Si procederà a una verifica della stabilità delle varie parti di cui si compone il gruppo scultoreo e al consolidamento o ricollocazione di eventuali porzioni di materia in fase di distacco.
Le stuccature antecedenti ammalorate verranno sostituite da nuove, eseguite con una malta a base di calce naturale ed inerti selezionati.
Infine verrà valutata l’applicazione di un prodotto consolidante qualora la materia risultasse disgregata, e di un protettivo per la superficie.
La clava, una copia metallica di epoca recente, verrà pulita e protetta con un prodotto idoneo.

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